Veli Lošinj

VELI LOŠINJ

• Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate, costruita dal 1767 al 1774.

Per generazioni i navigatori lussignani donarono con molto amore alla loro chiesa parrocchiale preziosi oggetti sacrali. Fra loro il capitano Gašpar Kraljeto (Gaspare Craglietto), noto a suo tempo a Venezia come amatore d’arte e appassionato collezionista. Donò alla chiesa parrocchiale il grande altare di marmo dedicato a S. Giovanni con una graziosa scultura rococò della Madonna delle Rose, opera di G. Bonazza, della fine del 17esimo secolo, e il dipinto particolarmente prezioso “Madonna con i santi” di Bartolomeo Vivarini, del 1475. La chiesa rappresenta un monumento dedicato alla fama dei navigatori lussingrandesi. Nella chiesa stessa, ma anche nelle sue vicinanze furono sepolti nel corso dei secoli molti Petrina, Budinić, Leva, Raguzin, Busanić ed altri.

• La Torre veneziana, che risale al 1445, oggi museo e galleria.

• Apoxiomenos, splendida statua in bronzo risalente al II-I sec.a.C che rappresenta un giovane atleta greco in dimensioni naturali, prezioso ritrovamento archeologico avvenuto nel 1999 nei fondali di Lussino ( isola di Orjule). Una copia della statua è esposta nella Torre veneziana di Lussingrande.
• La chiesa della Madonna degli Angeli, costruita nel 1510. La chiesa è riccamente arredata, l’altare principale di marmo del 18esimo secolo, di un grande valore, sul quale spiccano 2 pitture del noto pittore tardo-barocco Francecso Fontebassa (S. Hildebrand e S. Francesco di Paola).

• Parco Podjavori, all’epoca la residenza invernale degli Asburgo arciduca Carlo Stefano, ora una rinomata stazione climatica.

• Arciduca Austriaco Carlo Stefano: una settimana dopo le nozze svoltesi a Vienna, l’arciduca austriaco Carlo Stefano aveva condotto la sua giovane moglie, la principessa Maria Teresa (Maria Theresia) a Lussingrande. Dopo la solenne cerimonia di benvenuto, gli sposi visitarono la chiesa parrocchiale che divenne in seguito parte importante della loro vita religiosa. In questa chiesa hanno fatto la Prima comunione le sue figlie Eleonora e Renata ed il primogenito Karl Albrecht. Nel 1899 tutta la famiglia si è consacrata al Sacro cuore. In quest’occasione l’arciduca regalò alla chiesa la statua di legno del Sacro cuore, e l’arciduchessa Teresa prese la chiesa sotto la sua tutela.

• Il arrivo dell’arciduca Carlo Stefano: nel 1885 fra i pescherecci si ormeggia il piccolo cutter
„Palamida“ con a bordo il visitatore che di seguito determinerà la sorte non soltanto di Lussingrande, ma dell’intera isola – l’allora 25enne arciduca austriaco Carlo Stefano. L’arciduca arrivò in incognito, in cerca del posto adatto per costruire la sua dimora estiva. A Lussingrande acquistò una casa di capitani nel porto e divenne nel corso dei 30 anni cittadino onorario ma anche concittadino occasionale molto amato.

• Pensione Arciduchessa Renata (Hotel Rudy), 1887. – la prima pensione a Lussingrande, prese il nome dalla figlia dell’arciduca Carlo Stefano.

• Villa Wartsee, 1885. – la prima villa dell’arciduca Carlo Stefano.

• Villa Podjavori, 1886. – residenza e parco dell’arciduca Carlo Stefano.

• Villa Mignon, 1905. – ex pensione.

•  Sanatorio climatico, Lussingrande e Lussinpiccolo sono stati proclamati nel 1892 stazioni climatiche statali.

• Porto di Rovenska, il cui nome deriva dalla bora che “scava” la costa con un’inesorabile forza.

• Rovenska, diga del 1856. La prima pietra è stata posta da Massimiliano D´Asburgo. All’epoca comandante della marina austro-ungarica.
La chiesa di San Nicolò, che risale al XV secolo. La chiesa fu costruita dai monaci bizantini, basiliani.
La chiesetta di San Giovanni Batista, 1755, con straordinaria vista su tutto l’arcipelago di Lussino.
• La Chiesa di S. Pietro, 1666. Accanto al Palazzo Petrina si trova una semplice cappella dedicata a S. Pietro, la quale fu costruita dal capitano Petar Ivan Petrina.

• Parrocchia (ex convento) e chiesa di S. Giuseppe, 1855.

•  Capella della Madonna Annunziata, 18. sec. La piccola chiesetta costruita ad una sola navata che fungeva da punto di riferimento per la navigazione. Nel 19esimo secolo la Cappella Annunziata, detta anche Madonna prese la sua attuale forma neoclassicistica, caratterizzata dalle strisce di pietra chiara e scura. Questa Cappella fu luogo di sepoltura per molte generazioni di celebri famiglie lussingrandesi, Budinić e Stuparić.

• Punta Leva, prese il nome dalla celebre famiglia di navigatori lussingrandesi, Leva. È una famiglia d’origini spagnole (De Leyva). Nel 17esimo secolo furono nominati come comandanti della fortezza sull’isolotto Sv. Petar (S.Pietro) vicino ad Ilovik (S. Pietro ai Nembi), e nel 18esimo secolo si susseguono generazioni di capitani. Petar Jakov (Pietro Giacomo) Leva fu il primo capitano dell’Adriatico orientale che nel 1834 circumnavigò il Capo Horn, da Trieste a Valparais arrivò in 125 giorni e stabilì rapporti commerciali con Cile. Dalle due mogli, delle quali una fu Marija Budinić (sorella del capitano Marco Antonio Budinić) ebbe dieci figli, dei quali cinque furono capitani.

• Palazzo Petrina, il palazzo di proprietà della più famosa famiglia di navigatori lussingrandesi, venne costruito nel 18 secolo, nel quartiere Podjavori.
• Osservatorio meteorologico (1888.) Dal 1888 al 1896 a Lussingrande operava l’osservatorio meteorologico che ricevette dall’Istituto meteorologico centrale di Vienna il termometro ed il pluviometro.  Lungo la passeggiata di Punta Leva fu posto il palo meteorologico del quale oggi sono visibili soltanto i resti della base.

•  Mercato del pesce, 1898.

•  Štandarac – Stendardo – palo portabandiera, 1808.

Centro di educazione marino, Blue World institute, ricerca sul gruppo di delfini della riserva e sul fondale marino di Lussino.